
“Come possiamo parlare di longevità
se non ci assicuriamo prima di avere
un Pianeta in cui poter vivere?
Un invito a rallentare, riflettere, a guardarsi intorno; a sbirciare, con occhi curiosi ma critici, tra le pieghe di un domani che va immaginato riconsiderando le coordinate principali del nostro tempo.
Karin Fischer, co-founder & Board Member di Emotion Network, ha introdotto così la Tech.Emotion Summer Night – tenutasi l’8 luglio 2025 nella sede milanese di Carter&Benson e dedicata ai membri del Tech.Emotion Club. Un momento per condividere sguardi, restituire profondità ai temi urgenti e mettersi in discussione, insieme.
Ha preso vita un dialogo aperto che ha attraversato territori diversi – energia, longevità, mercati emergenti – alla ricerca di una domanda più grande: come possiamo progettare un futuro in cui valga davvero la pena restare più a lungo?
L’energia del cambiamento (che ancora non arriva)&
In Italia e in Europa si parla di transizione energetica, ma la realtà è che oggi il settore è immobilizzato. Come ha raccontato Carlo Bagnasco, CEO di Earth Energy, gli investimenti si sono accorciati al punto da essere quasi paralizzati. Il rischio è visto come una minaccia, non come una leva di trasformazione. E se nessuno rischia, nessuno innova.
“Oggi tutto quello che va oltre i 12-18 mesi è fuori scala per gli investimenti. Il sistema è fermo: si investe solo perché lo impone la regolazione, non perché si intravede un’opportunità reale.”
Ma è proprio questa stagnazione che impone una nuova visione. Serve un cambio di mentalità per abbandonare l’idea che una sola tecnologia salverà il mondo e per aprirsi invece alla contaminazione tra soluzioni: dalla cooperazione tra attori pubblici e privati, alla creazione di piattaforme che facilitino il dialogo tra chi fa impresa, chi finanzia, chi regola e chi innova.
Guardare altrove per tornare a vedere
Se in Europa l’innovazione sembra rallentare, altrove cresce con velocità e profondità sorprendenti. L’India, come ha testimoniato Prasad Vanga (Founder & Partner di Anthill Ventures), è un paese giovane, digitale e affamato di benessere. Un ecosistema con numeri straordinari, ma anche con un’affinità culturale che potrebbe parlare all’Italia più di quanto immaginiamo.
“L’India ha oggi oltre 900 milioni di persone sotto i 35 anni, ed è il primo Paese al mondo per uso di Instagram. Dopo il Covid, si è risvegliata una fortissima domanda di salute preventiva e benessere. Il potenziale di crescita in questi settori è immenso.”
In India la longevity non è solo una necessità legata alla demografia, è una promessa sociale. La domanda di medicina preventiva, nutrizione, cura di sé sta esplodendo – e con essa si moltiplicano le opportunità di innovazione e investimento. Guardare ai mercati emergenti non è solo una questione economica: è un esercizio di prospettiva.
Longevità: tra tempo che si dilata e senso che si trasforma
Vivere più a lungo è una conquista. Ma cosa ce ne facciamo di questo tempo in più?
Durante la serata, il tema della longevità ha preso corpo in modi diversi e complementari. Da una parte, la longevity economy introdotta da Flora Dishnica (Product Specialist Multi Asset Euro di Pictet Asset Management): una nuova dimensione economico-finanziaria in cui non solo si aprono nuovi trend di investimento, ma si rende necessaria una pianificazione radicalmente diversa della propria vita.
“Con 20-30 anni in più da vivere dopo la pensione, investire nella longevità non è una scelta, è una necessità. Iniziare a investire in azioni e società è cruciale, perché rappresentano il tessuto vitale dell’economia reale.”
Dall’altra, la prospettiva più personale, umana e trasformativa proposta da Rob Lake (CEO & co-founder di Eirloom): la longevità come capacità di restare lucidi, presenti, intenzionali nel tempo. Attraverso biomarcatori, scelte consapevoli, salute mentale e coaching, Rob ha invitato a pensare alla salute non solo come assenza di malattia, ma come qualità dell’esperienza.
“Il problema non è solo vivere più a lungo, ma vivere meglio. Oggi le malattie neurodegenerative sono in crescita, ma abbiamo gli strumenti per anticiparle e contrastarle. La longevità richiede consapevolezza e intenzione.”
Un approccio che tornerà protagonista in ottobre, con una giornata esperienziale dedicata alla longevity, co-ideata da Emotion Network ed Eirloom, quest’ultima posizionata tra le realtà più avanzate e visionarie nel campo della longevity applicata alla leadership.
Una collaborazione che conferma l’attenzione di Emotion Network verso ecosistemi internazionali di innovazione e umanesimo.
È tempo di comunità (e di continuità)
Il Tech.Emotion Club risponde ai principi sani di una comunità che si incontra, che si ascolta, che riflette, per moltiplicare contatti e amplificare visioni. Siamo felici di continuare a dare spazio a momenti in cui le grandi domande del nostro tempo non si risolvono con risposte semplici, ma si affrontano insieme.
Il tempo che abbiamo davanti sarà più lungo, in tutta probabilità.
Sta a noi decidere se sarà anche – e ancora – più significativo.